"Merda, merda, merda, merda, merda."
Lio non riusciva a ripetere altro.
Correndo come un forsennato in mezzo alla battaglia col suo cuscino in spalla, coperto da Teraskul che affettava soldati e mezzi terrestri come fossero statue di burro, non riusciva a pensare ad altro se non a imprecazioni.
Doveva trovare Elysa, e subito. La battaglia stava interessando solo il margine esterno del grande campo Protoss, e la sua compagna di viaggio era stata ricoverata vicino all'enorme edificio centrale. Doveva rianimarla e metterla al sicuro, poi sperare che le forze Protoss avessero la meglio sull'esercito terrestre.
Sfrecciando tra i proiettili, Teraskul fece strada a Lio, e in breve tempo raggiunsero così la linea di difesa dei Protoss.
"Templare Oscuro! Sei tornato!"
Taxanok alzò un braccio per richiamare la sua attenzione. Teraskul lo raggiunse.
"Quante forze schiera il nemico?"
"Non molte, le nostre truppe riescono a contenerli. Stiamo richiamando altre unità, ben presto saremo in grado di sopraffarli." rispose lo Zelota, sicuro.
"Devo raggiungere Elysa al più presto!" esclamò Lio.
Taxanok lo fulminò con lo sguardo.
"Procedi pure, King di West Braxis. Ti raggiungerò non appena riprenderemo in mano la situazione" lo rassicurò Teraskul.
Lio non se lo fece ripetere, ansioso di rivedere Elysa quanto di togliersi dai piedi Taxanok e il suo caratteraccio.
La raggiunse rapidamente.
Era sdraiata su di un asse di metallo inclinato, ancora priva di sensi e dal respiro affannoso. Un anziano Protoss, che dai lineamenti sembrava essere una femmina, le scrutava l'occhio destro aprendole le palpebre con le dita.
"Ehiehiehi, giù le mani!" la bacchettò subito Lio.
La Protoss sobbalzò. "Sei tu, terrestre! La tua compagna non ha reagito ad alcuno stimolo. Appare scollegata dai propri sensi."
"Adesso la ricollego, sta a vedere." rispose Lio, svuotando una siringa di Hub sporco e caricandolo di Hub Zero.
L'effetto dell'iniezione fu esplosivo.
"Prodigioso!" commentò la Protoss, osservando Elysa risvegliarsi, balzare in piedi e afferrare Lio per la gola nel giro di un secondo.
"Perché devi sempre mettermi le mani addosso?" chiese Lio, strozzato, tentando di liberarsi.
Elysa si rese finalmente conto di ciò che stava facendo, e mollò la presa "Che è successo?"
"Sei svenuta" rispose Lio, massaggiandosi il collo "e dopo aver passato giorni di stenti, ferita e affamata, non è per nulla sorprendente. Ho dovuto ripescare l'Hub che avevamo lasciato indietro per darti una spintarella."
"Ti hanno lasciato recuperare l'Hub?" chiese Elysa, sorpresa.
"Teraskul mi ha addirittura accompagnato" specificò Lio "questi Protoss sembrano strani, ma in fondo sono dei bravi ragazzi."
"Accoglierò queste tue parole come un sincero complimento" si intromise la Protoss "Dimmi, King Lio, come procede la battaglia?"
"Battaglia? Quale battaglia?" si affrettò a chiedere Elysa.
"La base è sotto attacco" spiegò brevemente Lio "ma Taxanok sostiene che le linee di difesa Protoss possono reggere l'offensiva. Dovremmo essere al sicuro qui."
"Lo siete, King di West Braxis." rispose la voce di Teraskul, alle loro spalle.
Lio si voltò "Teraskul! Che succede? Come procede lo scontro?"
"Non appena ci siamo separati, il nemico ha voltato le spalle ed è arretrato oltre la distanza di tiro."
"Attaccano poi se ne vanno? Che storia è questa?" chiese Elysa. "Stavano per soccombere?"
"A dire il vero, le forze si equiparano; probabilmente stanno riorganizzando l'assalto in maniera più ordinata. Taxanok sta coordinando le truppe perché li contrattacchino subito, in modo da coglierli impreparati e costringerli alla definitiva ritirata."
"Cosa possiamo fare per voi?" domandò Lio.
"Nulla, King di West Braxis. Non ti angustiare per le sorti di questa battaglia, poiché ci aiuterai piuttosto nel vincere la guerra."
Lio storse la bocca, ma si rassegnò a quel momento di inattività forzata. Guardò l'alto, benevolo volto coperto di Teraskul, e fece un cenno di intesa col capo.
Non appena il Templare oscuro si congedò da lui, però, notò una cosa: nella volta bianca e azzurra del cielo, decorata dalle sfumature della grande luna di Resvelg, aveva fatto la sua comparsa un puntino nero.
"E quello cos'è?" chiese ad Elysa.
La ragazza alzò lo sguardo.
E sbiancò.
"TERASKUL!" urlò. Il Templare Oscuro, poco lontano, si voltò verso di lei.
"Ordina la ritirata!"
"Come?" chiesero all'unisono Lio e il Protoss.
"Ordina a tutti i tuoi soldati di scappare! STANNO PER SPAZZARCI VIA!"
Teraskul guardò nella direzione in cui la ragazza stava indicando, concitata.
In un lampo, corse via.
"Ma che diavolo sta succedendo, si può sapere?" chiese Lio.
Elysa per tutta risposta lo afferrò per la spalla ed iniziò a trascinarlo, di corsa.
"Ma che avete tutti quanti?" continuava a chiedere Lio, seguendo la corsa di Elysa, ma voltandosi spesso per tentare di capire cosa stesse accadendo.
Il puntino si avvicinava: ben presto mostrò i lineamenti di uno strano barile.
Molti Protoss stavano seguendo l'esempio di Lio ed Elysa, dandosi alla fuga.
Il barile nel cielo era sempre più definito: aveva anche una punta, delle ali e un propulsore posteriore.
Ormai il campo Protoss era alle loro spalle. Lio rallentò il passo.
"Non smettere di correre, idiota!" lo rimproverò Elysa.
"Ma perché? Che sta--"
Una luce abbagliante.
Un boato assordante.
Per un momento, Lio credette di essere stato catapultato in tutt'altro posto, fatto di pura luce.
Ci volle un po' di tempo, prima che la luce svanisse. E altro ancora, prima che gli occhi potessero vedere nitidamente.
Poi Lio si voltò di nuovo a osservare il campo Protoss.
Ma il campo era sparito, come buona parte degli alberi che lo attorniavano.
Rimaneva solo un oscuro e profondo cratere.
E un enorme fungo di fumo, che si ergeva sopra di esso.

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